02 Mag Un concorso per dare forma alla propria idea di provocazione
Una riflessione a tutto tondo sul tema della provocazione liberamente interpretato e realizzato con le più svariate forme espressive. E’ questo il primo risultato prodotto dalle opere di quanti hanno già aderito alla prima edizione del concorso d’arte promosso dalla Carlo Biagioli s.r.l sul tema “l’arte della provocazione”.
Un soggetto stimolante e liberamente interpretabile che a poche settimane dalla sua presentazione ha già raccolto quindici opere, provenienti da artisti e neofiti, che si sono interrogati sul tema facendo appello a una visione personale, a uno stimolo, a una lettura empatica del soggetto e hanno dato forma concreta al loro pensiero, alla loro creatività, mettendosi in gioco e partecipando al concorso.
La provocazione è il leit motiv dell’arte del Novecento, è stata concretizzata in modo diverso nei linguaggi artistici ed espressivi dei diversi secoli. Il tema può essere intesa come abbattimento di un tabù, è uno stimolo, fa parte dell’indole di ogni essere umano, non è globalizzabile, ciascuno la intende ed elabora in modo differente. Questo è quanto emerge dai lavori sino ad ora presentati al Concorso, lo stimolo proposto ha trovato terreno fertile nelle donne che hanno proposto un concetto di riflessione legato alla maternità, nell’opera “il jackpot della vita” è raffigurata una slot machine vincente su tre immagini identiche di una donna in attesa, sospesa tra il miracolo della vita e le incognite che questo dono comporta, l’acquarello intitolato “codice Iss 24573” contrappone un immagine ancestrale e poetica, un bambino che dorme all’interno del tronco di un albero all’impersonalità di una serie di numeri, un dato identificativo di carattere anagrafico.
La frizione tra realtà e stimolo provocatorio per altri partecipanti è stata realizzata con l’uso della satira della realtà, dalla denuncia del sistema, o semplicemente data dall’associazione insolita tra immagine e titolo che si è scelto di dare al proprio lavoro, oltre che dalla rivisitazione personale di opere artistiche del passato.
Tra i partecipanti al concorso una rock band: i Clamidia, con il video di una delle ultime canzoni, Diego Andres Portela, un sammarinese residente in Argentina, una ragazza di quindici anni che ha scelto di utilizzare il linguaggio della fotografia per dare forma alla sua idea di provocazione mettendo in primo piano una parte di sé.
Tra i lavori presentati figura quello di un bambino di cinque anni, uno schizzo realizzato su tela con colori a tempera, in questo caso la provocazione, elaborata dai genitori, non va colta nel risultato della sua attività di pittura ma in quanto il suo cuore ha saputo leggere dentro al suo disegno, ciò che a un osservatore appare come uno scarabocchio colorato per lui è “l’uomo che salva il mondo dal male”.
E’ possibile presentare le proprie opere al concorso sino al 20 maggio, poi ciascuna sarà fotografata e comincerà una votazione on-line sul sito www.carlobiagioli.com
L’autore dell’opera più votata sarà gratificato da un premio pari a euro 150 come rimborso spese.
All’autore che sarà decretato come vincitore da una giuria costituita ad hoc, presieduta da Carlo Biagioli e che vedrà tra i componenti anche un rappresentante della segreteria di Stato alla Cultura di San Marino, sarà riconosciuto un premio pari a euro 600 a titolo di rimborso spese.
Chiara Macina
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