28 Feb Cubo di Rubik: il rompicapo più gettonato di tutti i tempi
Composto da 26 blocchetti, che producono oltre 43 miliardi di miliardi di combinazioni, un’unica soluzione e 5,55 secondi per risolverlo, questi sono i numeri un po’ incredibili del Cubo di Rubik.
Creato nel 1974 dal professore di architettura e scultore ungherese Erno Rubik venne messo in commercio a partire dai primi anni 80 e subito il suo successo fu immediato con milioni di pezzi venduti (oltre 300) tanto da risultare uno dei “giocattoli” più richiesti della storia grazie alla sua economicità, facile da trasportare e senza batterie da sostituire.
Chi da bambino o da adulto non si è cimentato almeno una volta nel cercare di risolverlo? Molto probabilmente senza riuscirci; sì perché nonostante la sua apparente semplicità proprio un “giocattolo” non è. La prima diffusione del rompicapo si ebbe infatti tra i matematici ungheresi interessati a risolvere problemi di statistica e teorici che il cubo poneva loro. Con oltre 43 miliardi di miliardi di combinazioni ed un’unica soluzione, la ricerca di un procedimento risolutivo per questo rompicapo è estremamente complessa: oltre alle innumerevoli combinazioni non è facile riuscire a visualizzare, in uno spazio tridimensionale, gli effetti che possono derivare da una sequenza formata anche da poche rotazioni di insiemi di blocchetti.
Le tecniche ideate per risolvere il Cubo sono diverse, quella più semplice è quella che viene definita a strati in cui viene risolto uno strato alla volta, altre le tecniche studiate per risolverlo in modo più veloce; talmente veloce che nei campionati mondiali organizzati dalla World Cube Association, i concorrenti si sfidano a suon di centesimi di secondo. Attualemente il record mondiale fatto registrare nel 2013 di 5,55 secondi appartiene a Mats Valk.
Il “giocattolo” ha interessato per anni anche i matematici ed informatici di tutto il mondo intenzionati a scoprire il numero massimo di rotazioni singole matematicamente in grado di configurare il cubo da una qualunque delle innumerevoli combinazioni possibili: si è passato dalle 52 mosse stimate ad inizio anni ’80 alle 20 fissate nel luglio 2010 da un gruppo di ricercatori statunitensi.
Erno Rubik dopo aver ottenuto decine di premi e riconoscimenti universitari si è occupato di divulgazione scientifica promuovendo l’importanza dello studio delle scienze nelle scuole; ad aprile 2014 ha inaugurato a New York la mostra “Oltre il cubo di Rubik” dedicata alla scienza alla tecnologia ed alla matematica.
Tonino Fabbri
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