Auto: non sempre l’usato costa meno del nuovo

22 Set Auto: non sempre l’usato costa meno del nuovo

“Se tu vai con la macchina di qualcuno, canti la sua canzone”. Così recita un Proverbio polacco.

Per Alcuni è più importante del partner, per altri ancora rappresenta uno status simbol, possederne una è il primo pensiero dei neo maggiorenni, da anziani si spera di essere abilitati a guidarla più che si può. Superaccessoriata o con allestimenti base, l’automobile è praticamente una compagna della vita fin da bambini.

L’auto è praticamente un bene di prima necessità per ogni famiglia e comporta spesso una spesa importante del bilancio domestico, non solo in fase di acquisto, ma anche per il suo mantenimento. Ed è quindi naturale che in periodi di crisi cambino un po’ le abitudini sugli acquisti. Dall’analisi dei dati degli ultimi anni, emerge per esempio un aumento del numero di persone che optano per un veicolo usato, più economico di un modello nuovo di pacca.

Secondo infatti uno studio dell’UNRAE, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, relativo all’Italia, il mercato dell’auto risulta in ripresa, anche grazie alle misure intraprese dalle case automobilistiche, e quindi nel 2015 si dovrebbero registrare circa 1.535.000 di auto vendute, in crescita del 12.8% rispetto al 2014. Nel prossimo biennio, secondo i dati macroeconomici, l’Italia dovrebbe rilanciarsi in un periodo di crescita moderata, e così facendo il 2016 dovrebbe vantare una vendita di circa 1.640.000 autoveicoli, fino al 1.720.000 del 2017 ed al 1.790.000 del 2018. Ma nonostante questo, il parco auto italiano dovrebbe restare uno dei più vecchi dell’Ue.

Prendendo invece a riferimento i dati sammarinesi la ripresa ancora è incerta con un numero di immatricolazioni di auto nuove che registra ancora un calo anche nei primi 5 mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014.

Leggermente diverso, secondo i dati del sito di Statistica, l’andamento dell’usato con le immatricolazioni in ripresa nel 2013 e poi di nuovo in calo, anche nei primi 5 mesi del 2015 rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso.

Un aspetto importante da considerare nell’ambito del mercato delle auto a San Marino è l’interscambio con l’Italia, anche se la materia ha subito negli anni forti cambiamenti, in particolar modo a livello fiscale.

Nel caso di un veicolo nuovo, non ci sono particolari complicazioni, sia che sia acquistato in Italia e poi portato a San Marino, o viceversa, che sia acquistato cioè sul Titano e poi immatricolato in una qualche città dello Stivale.

La questione è invece molto diversa nel caso di veicoli usati. Il problema principale è rappresentato dall’assenza dell’Iva sul Titano, compensata solo in parte dalla Monofase che però è una imposta sulle importazioni.

In linea di principio, i veicoli usati pagano la monofase al 50%, però quali condizioni deve avere un veicolo per essere considerato usato? In Italia basta che sia soddisfatta una sola condizione tra due eventualità possibili: che abbia avuto un proprietario per almeno 6 mesi e un giorno oppure abbia già percorso 5mila chilometri. A San Marino invece devono essere soddisfatte entrambe le condizioni, quindi l’auto potrebbe non essere considerata usata al momento dell’acquisto se solo una delle due fosse soddisfatta.

Inoltre, poiché l’imposta va assolta nel paese in cui viene immatricolata, potrebbero insorgere problemi in caso di Iva esposta o meno. Infatti per un sammarinese che voglia acquistare un’auto usata in Italia, se l’iva è esposta, quindi fatturabile, viene scorporata l’Iva e si paga solo la Monofase. In caso di Iva non esposta invece, oltre all’Iva va pagata anche la Monofase.

A complicare poi dal punto di vista economico ulteriormente la questione, subentrano anche i costi di radiazione, esportazione e immatricolazione. Sul Titano infatti sono più bassi rispetto all’Italia quelli di immatricolazione, ma più alti quelli di radiazione ed esportazione. Risulta così poco conveniente per un italiano acquistare auto usate sammarinesi perché va considerato che la somma di tali spese può sfiorare il migliaio di euro.