01 Ago Donne e capelli
Donne e capelli: un binomio caratterizzato da odio e amore che accompagna ogni fanciulla dalla culla sino all’età senile.
I capelli delle bambine sono amorevolmente acconciati da mamme premurose che hanno l’impressione di ricominciare a giocare con le bambole, e sistemano le chiome delle figlie in simpatici codini, chignon, treccine, dando il via ad un rituale che accompagnerà le donne di domani per tutta la vita, quello di “acconciarsi” i capelli.
I capelli di una donna raccontano la sua storia, il momento che sta vivendo. Non a caso, il gioco della parrucchiera è uno dei più gettonati dalle bambine, se sino all’età di 10-11 anni la pettinatura e il taglio è scelto dalla mamma, è intorno agli 11 anni con l’ingresso nella pre-adolescenza che le ragazzine al metaforico grido di battaglia “la chioma è mia e la gestisco io” pretendono di avere voce in capitolo.
E spesso le acconciature scelte dalle ragazzine sono veri e propri inni alla provocazione, la scelta cade su tagli e colori che poco donano ma ben esprimano un’esigenza quella di “remare contro, protestare”.
Le donne si riconciliano con se stesse e il proprio look solo alla fine di quella “lunga ferita chiamata adolescenza”, pianificano a tavolino con la propria parrucchiera il look più giusto, il taglio che valorizza il proprio ovale, il riflessante che illumina e via discorrendo.
Altro cambio di look si registra in prossimità del giorno più importante, quello del matrimonio, con mesi d’anticipo le donne cominciano a lasciare la loro chioma libera di crescere, per avere la lunghezza giusta per realizzare un’acconciatura degna di una principessa. Avvicinandosi poi agli anta, le donne optano per un look sbarazzino, come può essere una frangetta investita dell’onere di diventare alleato fedele contro crisi di mezz’età, escamotage adottato da molte ma che non dona a tutte. Con il moltiplicarsi dei capelli bianchi, le sedute si fanno più ravvicinate, si sceglie un taglio più corto o quanto meno un raccolto strategico. Gli anni passano e si diventa nonne, ci si ritrova ad accarezzare i boccolini teneri di una neonata, a sognare di farle i codini e le treccine…e tutto d’incanto ricomincia.
Chiara Macina
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