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L’ amore è eterno finché dura

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L’ amore è eterno finché dura

La società cambia e cambiano con essa anche i costumi, alcuni in modi inaspettati.

È infatti di questi giorni un dato che comincia a preoccupare i sociologi e che potrebbe comportare cambiamenti anche significativi nella società.

Si tratta dei matrimoni e della loro precoce fine.

Istituzione in crisi, è da tempo quelli civili hanno superato in numero quelli religiosi e ora il legislatore italiano ha introdotto formule veloci di divorzio e reso legali anche le unioni civili che oltre a consentire per contro di parificare al matrimonio unioni che prima non erano riconosciute, come quelle tra coppie omosessuali, semplifica ulteriormente le procedure.

E se diventa semplice unirsi, diventa altrettanto semplice anche divorziare, con tempi ormai ridottissimi.

Introdotto in Italia nel 2015, il divorzio breve – tra l’altro facilitato in caso di accordo tra le parti – ha registrato un incremento sensibile negli over 65, che rappresentano oggi tra il 25 e il 30% delle procedure di separazione o divorzio. La maggioranza delle procedure riguarda ancora la fascia di età tra i 40 e i 45 anni, ma i casi di over 65 sono in aumento.

L’applicazione del divorzio breve in caso di separazione consensuale, prevede comunque diverse restrizioni, in quanto per usufruirne la coppia non deve avere figli minori a carico, né patrimoni ingenti in comune. La procedura al tempo stesso è facilitata dal punto di vista economico, dato che puo’ essere risolta con una spesa amministrativa minima versata ai comuni per la registrazione delle pratiche, di poche decine di euro.

Ma cosa sta determinando questo incremento di divorzi negli anziani? Una delle cause evidenziate è la presenza di una badante se di giovane età.

Una situazione da monitorare con attenzione, perché sempre più spesso non è più l’ amore e il bene nel confronti del partner a spingere a una nuova unione, quanto il “portafoglio”. E così, come evidenziato da professionisti italiani, esistono vere e proprie organizzazioni che orchestrano relazioni tra badanti e assistiti, spingendo questi ultimi a divorziare e a risposarsi in seconde nozze potendo quindi poi contare su una legislazione che garantisce quindi diritti ereditari alla nuova moglie.

Per questo motivo in Italia il legislatore è intervenuto di recente per scongiurare i matrimoni di comodo. Ma ancora il lavoro fatto non basta.

Situazioni simili, e cioè di divorzi e conseguente formazione di nuove coppie tra anziani badati e le loro badanti si stanno verificando anche a San Marino, dove tra l’altro, la norma sul divorzio breve prevedeva tempi più celeri rispetto all’Italia, ma ora non più in quanto nella Penisola è possibile avviare le pratiche di divorzio anche sopo soli 6 mesi di separazione.

Sul Titano invece occorrono due anni di separazione per avviare le pratiche del divorzio.

Come in Italia, però, anche a San Marino le norme successorie concedono importanti diritti ereditari alla nuova moglie, che una volta sposata anche se con un uomo in seconde nozze, vanterà quote legittime del patrimonio del neo marito, quanto i figli di lui avuti dalla precedente relazione coniugale.

Anche sul Titano quindi, il legislatore dovrebbe stare attento e monitorare la situazione decidendo eventualmente di intervenire con norme efficaci contro i matrimoni di comodo qualora si verificassero, per prevenire ogni possibile truffa al riguardo.

Certo è che anche di fronte a separazioni consensuali, è sempre consigliabile farsi seguire  da un professionisti di fiducia, per evitare il rischio di dover ricorrervi successivamente con un esborso economico superiore e problematiche non sempre risolvibili.

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