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Fratelli per nascita amici per scelta

Fratelli per nascita amici per scelta

L’immagine più eloquente in tema di rapporti tra fratelli è data dai biscotti del mulino bianco, i mitici abbracci, formati da due lembi diversi ma uguali, e soprattutto uniti tra loro, legati a partire dalla nascita, passando per tutte le fasi della vita, dal seggiolone al bastone per intenderci.

Quando l’amore tra due persone è grande come quello che lega due fratelli, lo è spesso anche il rancore, la gelosia, questo spiega la miccia che accende scontri tremendi, veri e propri tafferugli, ai quali di tanto in tanto i fratelli si lasciano andare.

Un fratellino o una sorellina, il regalo più richiesto da ogni bambino, il primo soggetto “alla Pari”, con il quale entrare in contatto, la persona più prossima a noi.

Un fratello ci rimane vicino anche quando i nostri genitori se ne vanno, farà sempre parte della nostra famiglia, non di quella che ci siamo costruita, ma di quella che il destino ha scelto per noi, di quella che ci è “capitata”. Qualsiasi vetta e posizione riusciremo a raggiungere nella vita, per lui saremo sempre quella che faceva pipì in piedi per imitare i cugini o che si strafogava di dolci. Un fratello lo sbatti fuori in malo modo dalla tua camera quando hai 4 o 5 anni e non ha ancora l’altezza sufficiente a raggiungere la maniglia della porta, lo esorti a suon di spintoni e insulti, a scuotersi quando lo vedi apatico e sperduto nei confronti della vita. Lo aiuti a prescindere…sempre…gioisci degli eventi importanti e fortune della sua vita come se capitassero a te. La prima insidia da debellare nella costruzione di questo rapporto è però la gelosia, se i genitori sono bravi a non fare differenze, il legame tra fratelli è caratterizzato da grande affetto. Il libro “Gelosia tra fratelli: come intervenire con tatto ed efficacia” di Leonardo Nessia è un valido strumento di aiuto per i genitori, per sedare litigi tra fratelli, scatenati dai più svariati motivi: una spinta anche non intenzionale, un giocattolo rotto, un dispetto che trasforma quello che pochi istanti prima era un gioco molto divertente in un terreno di battaglia.

Per sedare le liti i genitori si devono immediatamente improvvisare abili pacieri, ma lo devono essere in modo più che equilibrato per non rompere gli equilibri, nessuno logicamente si deve sentire tradito.

Questo libro senza avere la presunzione di avere la verità assoluta, suggerisce qualche “trucco”, perchè la competizione tra fratelli ad ogni età, non deve mai prescindere dall’amore e dal rispetto.

                       Chiara Macina

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