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ATTRAVERSO I TUOI OCCHI – “à travers vos yeux”

ATTRAVERSO I TUOI OCCHI – “à travers vos yeux”

Mi accosto al titolo della performance di Gilda Sancisi, “à travers vos yeux”  artista-performer- designer e attrice, in scena in questi giorni fino a domenica a Sant’arcangelo di Romagna per introdurre questo mio pensiero. La performance della Sancisi è si a Sant’Arcangelo di Romagna durante il festival del teatro, ma non in programma. L’artista, tempo fa, gentilmente propose all’organizzazione il suo progetto nato da un pensiero intimo, da un ricordo di infanzia, da un esperienza realmente vissuta e non immaginata, da un urgenza e da un bisogno feroce di appartenenza e amore, da un antico dolore oggi rimosso e attraversato. Dedica la performance a sua nonna. Lei stessa scrive nella presentazione della performance : “Mia nonna era colei che riusciva a vedere aldilà dell’effimera apparenza. Era nell’intangibile che Lei riusciva a cogliere la verità delle cose e a trasmetterla con racconti che si animavano nella mia mente… Devo a Lei molto…era la prima spettatrice dei miei spettacoli quando improvvisavo storie con abiti giganteschi” La messa in scena è in un nuovo e stiloso spazio aperto a Sant’Arcangelo  “HEGEL”

( nei fatti negozio di parrucchieri e arte ) nel quale l’artista aspetta gli ospiti su di un di un piccolo, lungo e stretto balcone, i quali dopo avere strappato una pagina da libri antichi personali e rinvenuti da scatoloni proprio di nonna disseminati lungo il percorso, porgeranno la pagina all’attrice la quale, dopo avere instaurato con lo spettatore del momento un personale scambio di empatia basato sul presente e sulla casualità dello scritto esprimerà una frase, una parola, un suono o altro…La pagina poi verrà applicata sull’abito bianco, così da divenire memoria viva del gesto e al termine dell’atto trasformarsi in una scultura letteraria.

Bene. mi sembra un atto artistico motivato e concreto, sicuramente un energia viva e motivata, un sentimento reale vero, attento nel presente. Il tutto è gratis, senza file, caldo o tempi lunghi. Ma come sappiamo… chi si considera pioniere della sperimentazione, non accetta sconosciuti alla porta. ..cosa un po’ bislacca direi, ma purtroppo reale.

La performance sta avendo un ottimo successo e tantissimi spettatori incuriositi da questa figura salgono nell’appartamento e vivono questa esperienza.

Ma la famosa sperimentazione tanto acclamata da chi non accetta sconosciuti, dove va a sbattere? Il rischio logicamente è sempre alto! se è motivata da un senso artistico e attraversata da urgenza da un bisogno primario insoddisfatto ha un senso e diventa così uno scambio, un fatto concreto, altrimenti sono solo e pure elucubrazioni mentali auto referenziali.

Accidenti quante volte l’ho visto! quanta rabbia mi viene quando a fine spettacolo hai solo addosso il senso di inadeguatezza che il tal attore o attrice o regia ti hanno lasciato.

Finti sentimenti sbattuti addosso gratuitamente, violenze ingiustificate e coperte dall’etichetta sperimentazione! .. che orror! o come dice un caro amico “k’orrore” (con la k) .

Narrare una storia comporta un rispetto stilistico formato da piani e strutture.

Puoi raccontare verbalmente o fisicamente, attraverso suoni e luci in qualsiasi modo tu voglia raccontare,  ma chiudere poi il cerchio di questo viaggio, giustificando o  lasciando allo spettatore qualcosa, soprattutto una riflessione. Ecco la cosa più difficile, regalare allo spettatore un pensiero che ti possa far ragionare; In fondo è la base del teatro che sia antico o nuovo, alto o basso lungo o stretto. Non bisogna perdere mai di vista questo punto. Non vuole dire nulla buttare sul pubblico le proprie resistenze e giustificare dicendo che stai sperimentando . Sperimenta a casa tua! Preparati a casa, fai un lungo periodo di preparazione e poi rendi pubblico il fiore del tuo operato.

Dico questo perché è pieno di compagnie teatrali e scuole di recitazione improvvisate che insegnano a giovani menti vergini che non esistono regole nell’arte. L’arte diviene così capo espiatorio dei tuoi problemi. L’ Arte, invece deve essere rispettata e per creare un fatto artistico devi rispettare te stesso prima di tutto avere le idee chiare su ciò che vuoi raccontare altrimenti sono bugie, sono falsità sotto forma di parola, movimento luci e ombre.

NON PUOI USARE L’ARTE PER INTASCARE DENARO FACILE, L’ARTE AIUTA A CRESCERE E A INNALZARCI VERSO LA CONOSCENZA E LO SVILUPPO DI NOI STESSI.

Fabrizio Raggi

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